SABATO 26 GIUGNO NO NUCLEARE DAY
in varie città d’ Italia … controlla a questo link
25 giugno 2010
SABATO 26 GIUGNO NO NUCLEARE DAY
in varie città d’ Italia … controlla a questo link
20 marzo 2011
Riceviamo la replica dell’ ISDE – Medici dell’ambiente dopo le affermazioni del prof. Veronesi rilasciate alla Stampa il 4 Marzo scorso
NUCLEARE: I MEDICI PER L’AMBIENTE CONTRO VERONESI
“La sicumera con cui sul nucleare il Prof. Veronesi si lascia andare ad affermazioni prive di supporto scientifico lascia allibiti”. L’Associazione nazionale dei Medici per l’Ambiente – ISDE Italia replica così a quanto affermato dall’oncologo Umberto Veronesi su La Stampa il 3 Marzo scorso. “Basterebbe leggere i più autorevoli giornali internazionali – scrivono sul quotidiano ecologista Terra Ernesto Burgio, cordinatore del Comitato Scientifico ISDE, ed Angelo Baracca, dell’Università di Firenze – per sapere che la strombazzata rinascita nucleare non esiste, a causa dei costi fuori controllo, dei problemi, delle incognite, dei ritardi nei tempi di costruzione; che gli USA hanno in costruzione un solo reattore (un secondo è stato cancellato), mentre in Europa gli unici due in costruzione (in Finlandia e in Francia) procedono tra mille intoppi, che hanno già causato un raddoppio dei costi e dei tempi…. Ma l’aspetto più disarmante – denunciano Burgio e Baracca – è la leggerezza con cui Veronesi considera gli effetti biologico-sanitari della radioattività. Un incidente nucleare grave è in grado di contaminare un intero emisfero: eppure Veronesi ‘liquida’ con poche battute persino la catastrofe di Chernobyl. Dimenticando che scienziati e ricercatori di chiara fama, che hanno dedicato la loro vita a documentare gli effetti di una nube radioattiva che ha colpito non solo URSS, Ucraina e Bielorussia, ma l’Europa intera, parlano di un milione di vittime! Come può un oncologo accettare di dirigere un’Agenzia per la Sicurezza del Nucleare ignorando o trascurando questi studi?”.
Per correttezza la risposta del Prof. Veronesi:
Anche il nucleare ha i suoi pericoli, ma esattamente “come li ha ogni cosa. Nessuno dice che i rischi non ci siano”. Anzi, come presidente dell’Agenzia per la sicurezza sul nucleare “io vigilerò come un cane da guardia” proprio per garantire la massima sicurezza di tutti i cittadini. Lo promette l’oncologo Umberto Veronesi, replicando alle dichiarazioni dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), che in un articolo sul quotidiano ecologista Terra ha obiettato alle affermazioni dell’ex Ministro della Sanità in un’intervista a La Stampa, definendole “una superficiale apologia” del nucleare.
Seguici anche in mobilità:
14 marzo 2011
Ambiente |
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Acqua | Sviluppo | Connettività | Trasporti |
Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati a votare per i referendum sulla ripubblicizzazione dell’ acqua e l’abolizione delle pratiche politico-amministrative per il ritorno al nucleare.
RICORDIAMO ancora che per poter abrogare le leggi con cui i vari Governi hanno privatizzato l’acqua e deciso il ritorno al nucleare dovremo VOTARE S I‘
Questa volta decidiamo noi, non ci facciamo pui’ incantare dalle sirene !
A Firenze, ore 21 presso il circolo San Bartolo VERSO I REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA
Iniziativa del Comitato referendario provinciale
Evento facebook: Verso i referendum per l’acqua bene comune
12 marzo 2011
Ambiente |
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Acqua | Sviluppo | Connettività | Trasporti |
Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati a votare per i referendum sulla ripubblicizzazione dell’ acqua e l’abolizione delle pratiche politico-amministrative per il ritorno al nucleare.
RICORDIAMO ancora che per poter abrogare le leggi con cui i vari Governi hanno privatizzato l’acqua e deciso il ritorno al nucleare dovremo VOTARE S I‘
Questa volta decidiamo noi, non ci facciamo pui’ incantare dalle sirene !
CHI HA PAURA DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA ?
Marco Bersani del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Archivio iniziative campagna referendaria
25 gennaio 2011
Ambiente | Acqua | Sviluppo | Connettività | Trasporti |
In questi giorni sta arrivando nella casella di posta elettronica degli italiani un messaggio di ENEL spa che, in collaborazione con alcune Università, offre borse di studio e premi per ampliare le conoscenze della nuova generazione verso il nucleare.
Si legge nella pagina a cui rimanda la mail che “offrendo questa possibilità agli studenti che oggi frequentano gli atenei italiani, Enel persegue un triplice obiettivo: sostenere le nuove generazioni, creare nuove opportunità di lavoro e sviluppare l’innovazione e le competenze nel settore dell’ingegneria energetica e nucleare in particolare.
Grazie Enel, adesso i nostri giovani studenti saranno più garantiti, non come quei tre milanesi che sono dovuti andare negli USA per garantirsi un futuro.
Grazie Enel per le prossime generazioni anche se l’energia atomica costerà sempre di più, più del solare, l’uranio si esaurirà rapidamente …. ed altri 10 buoni motivi per dire ….
GRAZIE ENEL … GRAZIE ITALIA
22 giugno 2010
Dopo i mattoni politici, ora anche quelli giuridici sulla testa dei nuovi nuclearisti italiani: la Corte Costituzionale, infatti, con sentenza si è pronunciata sfavorevolmente sul ritorno al nucleare.
O meglio, ha bocciato l’articolo 4 della legge 102 del 3 agosto scorso, quella nata ufficialmente per rilanciare l’economia italiana e che, in realtà, verrà ricordata solo per l’imposizione dell’opzione nucleare con procedure straordinarie e urgenti.
La questione, secondo la Corte, sta proprio nell’urgenza: la costruzione delle centrali nucleari, infatti, sarà affidata ai privati ma l’economia libera è incompatibile con una procedura urgente e gestita dal governo. A decidere i siti, i tempi, i modi e le tecnologie, infatti, dovrebbe essere il privato con i tempi che preferisce.
Secondo la Corte Costituzionale, quindi, se il nucleare va fatto lo deve fare lo stato con soldi pubblici:
Trattandosi di iniziative di rilievo strategico, ogni motivo d’urgenza dovrebbe comportare l’assunzione diretta, da parte dello Stato, della realizzazione delle opere medesime
Oltre al nodo giuridico, sul nucleare rimane anche quello politico derivante dal diniego di molti governatori di regioni italiane ad essere scavalcati nella procedura di scelta dei siti.