Da Greenpeace italia arriva la petizione per fermare un brutto film.

Un B-movie che ha  per protagonisti:
LA BUONA – STEFANIA PRESTIGIACOMO
“È finita. Non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate”
La “buona” vuol mollare l’atomo. Per questioni di salvaguardia ambientale e sanitaria? Ma no… per questioni elettorali!
IL BRUTTO – GIULIO TREMONTI
“C’è il debito pubblico, c’è il debito privato, ma c’è anche il debito atomico”
Il brutto (non ce ne voglia!) ha scoperto a 64 anni, e dopo lunga militanza pro-nuke, che lo smantellamento delle centrali costa caro: 300 milioni di euro l’anno sulle bollette degli italiani.
IL CATTIVO – PAOLO ROMANI
“Bisogna interrompere un meccanismo (gli incentivi alle rinnovabili) che è costato agli italiani 20 miliardi tra il 2009 e il 2010″
Il cattivo, con un decreto scellerato, ha affossato l’intero settore delle rinnovabili, mettendo a rischio 140.000 posti di lavoro. È per giunta un gran bugiardo: gli incentivi, tra 2009 e 2010, assommano a 6,3 miliardi di euro (dati AEEG), non a 20. Neppure il costo di un solo reattore EPR!
E, dato che il produttore  è il facoltoso Silvio B….

…..il cast stellare comprende anche una folta schiera di ben pagati comprimari:

 

 



Scrivi ai tre ministri: chiedigli di abbandonare la causa nucleare e garantire che il governo non ostacolerà il referendum del 12 e 13 giugno; chiedigli di cancellare subito il decreto “ammazarinnovabili” e avanza richieste precise a sostegno della green energy.
I cittadini, tutti, potranno autoprodurre la loro docu-fiction il 12 e 13  Giugno andando a votare i referendum !


Usando i media televisivi i privatizzatori provano ad inoculare nelle menti dei cittadini forti dubbi usando termini come “referendum ed effetto negativo” …. “stop agli investimenti” …”incertezza“; dopo aver trattenuto a propria disposizione il servizio di distribuzione dell’acqua ci “laveranno” il cervello anche sulla questione nucleare !

Il Forum Toscano dei Movimenti per l’acqua fa presente che ….. ….. sarebbe meglio se PUBLIACQUA SPA e CISPEL spiegassero come hanno fatto a far lievitare i costi di realizzazione dell’atteso emissario sinistro di riva d’Arno, da circa 35 milioni di progetto ai quasi 80 milioni di euro.

Peccato che ancora circa 160.000 fiorentini continuino a scaricare i propri reflui fognari nell Arno d argento senza alcuna depurazione, alla faccia dei tempi e modalita’ stabiliti dell accordo di programma,  da finanziamenti pubblici dello Stato e dalle entrate gia’ incassate con le bollette dei cittadini.

Diventa dunque importante che tutte e tutti i cittadini facciano sentire la loro voce il 26 Marzo 2011.

A ROMA alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE a ROMA (il FORUM TOSCANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA PUBBLICA organizza il viaggio in pulman verso Roma: COME PRENOTARE POSTI BUS DA OGNI PROVINCIA DELLA TOSCANA )

Oppure per l’area fiorentina venite al CACEROLAZO ACQUA/NUCLEARE

 

 

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Ci hanno inviato alcune considerazione che condividiamo ...passa parola

RIMORSI E RIMPIANTI: MA UN MONDO NUOVO E’ NECESSARIO

Prima c’era stato il pozzo di petrolio nel Golfo del messico, poi la centrale nucleare in Giappone.

Bastano questi due soli casi per considerare e chiedersi per l’ennesima volta: ma che futuro stiamo per consegnare ai nostri figli?

La mia generazione forse ha poche colpe. Non abbiamo avuto ancora la possibilità di avere responsabilità. Non ce ne danno, non ce ne consentono.

L’unica cosa che succede, come dice Caparezza, è che “da qua se ne vanno tutti” i migliori.

Il merito non è premiato, nè nel lavoro nè tantomeno nella politica.

Eppure mi faccio la domanda e mi sento addosso il rimorso. Che accrescerà se non diamo una sterzata.

Voglio essere governato da gente giovane che maneggi le tecnologie pulite. Non da dinosauri catatonici, non da gente che è al soldo di chi paga di più (e quindi di chi ha più soldi da spendere per tenere tutti asserviti).

Voglio essere governato da chi ha delle idee, e le mette in circolo, avvalendosi delle idee buone di tutti gli altri. Non da chi impone la sua idea e, pagando, la impone a suo pro a tutti gli altri, che magari nemmeno la condividerebbero se ragiosnassero solo con la propria testa e non con il portafoglio.

Si chiama democrazia. La inventarono gli ateniesi, secoli fa. Passa parola…

fonte

Ecco il rifugio sul Monte Rosa citato da Beppe Grillo a AnnoZero: il 90% dell’energia impiegata è solare…i

Riprendiamoci la Democrazia, riprendiamoci la libertà per il nostro futuro e delle generazioni che verranno

Il 12 Giugno vota 3 SI’ per UN NUOVO RINASCIMENTO

Vota e fai votare xkè il voto in compagnia è il + bello che ci sia !!!

 

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Ambiente Ambiente


Acqua Acqua Sviluppo Sviluppo Connettività Connettività Trasporti Trasporti

 

 

Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati a votare per i referendum sulla ripubblicizzazione  dell’ acqua e l’abolizione delle pratiche politico-amministrative per il ritorno al nucleare.

RICORDIAMO ancora che per poter abrogare le leggi con cui i vari Governi hanno privatizzato l’acqua e deciso il ritorno al nucleare dovremo VOTARE  S I

Questa volta decidiamo noi, non ci facciamo pui’ incantare dalle sirene !

A Firenze, ore 21 presso il circolo San Bartolo VERSO I REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA

Iniziativa del Comitato referendario provinciale

Evento facebook: Verso i referendum per l’acqua bene comune

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Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati a votare per i referendum sulla ripubblicizzazione  dell’ acqua e l’abolizione delle pratiche politico-amministrative per il ritorno al nucleare.

RICORDIAMO ancora che per poter abrogare le leggi con cui i vari Governi hanno privatizzato l’acqua e deciso il ritorno al nucleare dovremo VOTARE  S I

Questa volta decidiamo noi, non ci facciamo pui’ incantare dalle sirene !

 

CHI HA PAURA DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA ?

Quanto più si avvicina la primavera referendaria per la ripubblicizzazione dell’acqua, tanto più i poteri forti entrano nel panico. “Chi ha paura dei movimenti per l’acqua?” viene da domandarsi. “Molti e diversi fra loro” è l’inevitabile risposta.
Ne ha paura il Governo che, con l’art. 23bis,  ha tentato la definitiva consegna della gestione del servizio idrico nelle mani delle multinazionali e del capitale finanziario, ricavandone una ribellione diffusa e reticolare che ha prodotto il record di 1,4 milioni di firme in calce ai quesiti referendari.
Pronto a richiamarsi alla volontà del popolo ogni volta che il premier è in difficoltà, il Governo sprofonda nell’incubo all’idea che finalmente il popolo possa davvero pronunciarsi, su un tema preciso e aldilà di ogni appartenenza partitica : ecco perché preferisce caricare sulla spesa pubblica altri 400 milioni di euro – in tempi di crisi!- piuttosto che accorpare elezioni amministrative e voto referendario, come buon senso ed etica pubblica imporrebbero.
Ne ha paura il Pdl, che ha appena chiamato -8 marzo a Roma- i propri amministratori locali per una giornata di studio sponsorizzata da Veolia, ovvero la più grande multinazionale dell’acqua, già famosa per le “efficienti” gestioni dell’acqua ad Aprilia, in Calabria, in Piemonte, Liguria ed Emilia.
Ne ha paura la Lega Nord, che dovrà spiegare ai suoi sindaci e ai suoi elettori –molti firmatari dei quesiti referendari- come si concilia il federalismo con l’espropriazione di ogni possibilità di decisione da parte degli enti locali sulla gestione di un bene essenziale come l’acqua.
Ma anche nell’opposizione le fobie non mancano.
A partire dalla segreteria nazionale del Partito Democratico, incapace ad oggi a prendere posizione a favore dei SI, perché ad una base, che in molti territori -più che benvenuta- si è impegnata nei banchetti di raccolta firme, continua a preferire i potentati locali che da oltre due decenni hanno costruito alleanze di potere fondate sulle Spa a capitale misto pubblico/privato.
E che dire del vertice dell’Italia dei Valori che, dopo aver raccolto le firme su un proprio quesito sonoramente bocciato dalla Corte Costituzionale, non perde occasione per accreditarsi come promotore anche dei referendum sull’acqua, mettendoli tutti al servizio di una campagna politicista unicamente incentrata sull’antiberlusconismo?
Grande è il disordine sotto il cielo, si diceva una volta.
Ma noi che abbiamo indirizzato lo sguardo al futuro preferiamo guardare a tutte quelle donne e quegli uomini che, indipendentemente dal loro punto di partenza, hanno deciso di camminare assieme per liberare l’acqua e la democrazia, realizzando un imponente percorso di partecipazione sociale dal basso e riuscendo ad imporre la gestione dell’acqua nell’agenda politica di questo Paese.
Temono il voto sull’acqua, perché rimetterebbe in discussione tutte le politiche liberiste di questi ultimi decenni e costringerebbe a discutere di un altro modello economico e sociale, fondato sulla riappropriazione sociale dei beni comuni e sulla gestione partecipativa delle comunità locali.
Ma temono anche il riconoscimento di una nuova soggettività sociale che ha superato il binomio “espressione di un bisogno/delega al Palazzo” per farsi costruzione di un percorso di partecipazione collettiva dal basso che, nel dire “fuori l’acqua dal mercato, fuori i profitti dall’acqua”, afferma la necessità di un nuovo paradigma : su ciò che a tutti appartiene, tutte e tutti devono decidere.
Sono le donne e gli uomini che il 26 marzo riempiranno di allegria e determinazione le strade e le piazze di Roma in una grande manifestazione nazionale.
Sono le donne e gli uomini che dal giorno successivo esporranno da finestre e balconi migliaia di bandiere dell’acqua per sostituire dal basso l’informazione che dall’alto continua colpevolmente a latitare.
Chi ha voglia di capire come sta cambiando il mondo, non ha che da seguirli.
Per una volta ascoltandoli con rispetto.

Marco Bersani del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

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Che una volta tanto anche il PD toscano sia capace di fare qualcosa di sinistra.

Archivio iniziative campagna referendaria

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Tanti cittadini,  Aquilani e non solo, hanno collaborato e scritto la proposta di legge di iniziativa popolare, da presentare in Parlamento, per la ricostruzione post-disastri ambientali e la messa in sicurezza di tutti i territori del nostro Paese.

Una proposta di legge che:

– riconduca tutta la gestione delle emergenze post catastrofi naturali alle strutture già esistenti e previste dalla Costituzione (Comuni, Sindaci, Province ecc…);

– regoli gli interventi e la loro pianificazione;

– che consenta alle comunità locali colpite di regolare gli adempimenti fiscali.

Sono necessarie 50 mila firme;  siamo a quota 30mila in poco tempo.

Per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo anche il MoVimento 5 stelle – Firenze organizza una postazione presso lo stand del TOSCANA 5 STELLE DAY che si terrà Sabato 5 Marzo in Piazza Dalmazia.

Vieni allo stand del MoVimento, contribuisci alla rinascita dell’Italia.

Scarica il testo della proposta di legge
Scarica una breve spiegazione della proposta di legge

Firma per L’Aquila, firma per L’Italia!

Appuntamenti fissi a Firenze … presso gli Uffici del Comune di Firenze

– Palazzo Vecchio – Segreteria Generale – Piano Primo –

Quartiere 1- Piazza Santa Croce, 1 –

Quartiere 2 – Piazza Alberti, 2/A –

Quartiere 3 –  Via Tagliamento, 4 –

Quartiere 4 – Villa Vogel – Via delle Torri, 23 –

Quartiere 5 – Via Baracca, 150/P

POSTAZIONI A FIRENZE MARZO
4 COOP e mercato  Via Salvi Cristiani ore 9-13
5 TOSCANA 5 STELLE DAY Piazza Dalmazia ore 9 -16
6 Centro Sociale  le Piagge Via Lombardia 1/p  ore 10,30-13
8 Mercato Piazzale Kennedy – Parco delle Cascine ore 9-13
11 COOP e mercato  Via Salvi Cristiani ore 9-13
13 Bioquartiere piazza Alberti 9-17
15 Mercato Piazzale Kennedy – Parco delle Cascine 9-13
18 Via D’Orso presso Circolo Andreoni “Aquila chiama, Firenze risponde” dalle 21 con Claudio Messora,  Paolo Sottocorona, cittadini del comitato 3:32 – MoVimento 5 stelle – Firenze
19 PIAZZA DEI CIOMPI 9-13
20 fierucola s.spirito 9-17
22 Mercato Piazzale Kennedy – Parco delle Cascine 9-13

Prossimamente altri aggiornamenti

Il Comitato promotore fiorentino è formato da: Centro Documentazione Carlo Giuliani, Associazione Tatawelo, Gas Todomundo, Gas Ponte a Mensola e Gas Settignano

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