Riceviamo dai lavoratori dell’ATAF (azienda di trasporti di Firenze) le motivazione della lotta e dello sciopero contro lo spezzettamento e la vendita ai privati dell’azienda di trasporti.

La Giunta Renzi continua con l’esproprio alla cittadinanza dei servizi pubblici e dei beni comuni; dopo gli asili nido tocca al traporto pubblico per fare cassa e coprire la situazione debitoria.

Con i lavoratori, per la città, per i cittadini (non solo fiorentini) appuntamento il 4 Aprile alle ore 16,00…da cittadini

 

Cittadini e Cittadine l’attuale momento della storia dell’azienda ATAF si sta rivelando cruciale.
Ci troviamo davanti un primo cittadino che si autocelebra sguazzando nel suo narcisismo e che accampa addirittura il dovere civico di svendere l’azienda di trasporto pubblico fiorentina al privato di turno
Non c’è bisogno del privato nel pubblico, bensì di una gestione manageriale delle società, per eliminare sprechi, armonizzare le risorse e tenere alla lontana i figli o i nipoti di qualche politico.
ATAF di questi personaggi ne ha visti a decine. Solo per gli ultimi due direttori sono stati tolti dalle casse dell’azienda di trasporto oltre un milione di euro. Per non dire delle società partecipate direttamente da ATAF alcune delle quali sono completamente fallite e per le quali sono stati sborsati euro a manciate.
Nondimeno, nonostante sanguisughe varie, con il sacrificio dei lavoratori fatti in questi anni, il bilancio di ATAF è giunto al pareggio dopo 58 anni e senza l’aiuto di nessun privato.

Non possiamo, noi lavoratori e noi cittadini, rimanere a guardare inerti, la sconcezza di queste manovre. In caso di privatizzazione non saranno le categorie appena citate a guadagnarci, bensì i soliti grassi poteri.
In mano ai privati, i lavoratori, perderemo gli ultimi diritti acquisiti superstiti, gli stessi che Matteo e Filippo spacciano come privilegi per accaparrasi simpatie populiste screditandoci
I cittadini, nella fattispecie le classi più deboli, perderanno il diritto alla mobilità, in una città che è già abbondantemente soffocata dallo smog dato che gli autobus sono considerati niente di più che un inutile intralcio alla circolazione privata.
E intanto lui, il Berlusconi di Pontassieve, col suo faccione pingue, da un lato si pulisce la bocca invitando all’uso del mezzo pubblico in sostituzione alla macchina e del motorino, dall’altro opera per attuare l’esatto contrario, offrendo al primo speculatore che passa una risorsa preziosa e vitale della città di Firenze.
Altre realtà internazionali, persino più civili della nostra, dimostrano che i servizi di trasporto, sanità, acqua, scuola, messe in mano ai privati perdono definitivamente il loro valore sociale, aumentando solo la ricchezza individuale dei soliti, inaridendo definitivamente il paese (come se non lo fosse già abbastanza questa disgraziata Italia).
Ci rimane solo la lotta, l’opposizione caparbia contro chi vuole privarci di una vita dignitosa, come lavoratori, come cittadini, come esseri umani.
Per questo il 4 aprile la rsu ataf ha proclamato uno sciopero di 24 ore e organizzato un corteo cittadino.

Invitiamo cittadini e utenti a partecipare al corteo

Partenza ore 16 dal viale dei mille (davanti sede Ataf) destinazione Palazzo Vecchio.

Blog dell’iniziativa: http://nonsvenderelataf.wordpress.com/

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Leggi il comunicato

Notizie correlate:
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Aumentano le proteste degli educatori del Comune di Firenze

P.S.: Il 12 e 13 Giugno ricorda:

Ospitare idee …..prima che passi il comma del “diritto di rettifica” del DDL intercettazioni, che deprimerà la rete e limiterà i blogger nella pubblicazione delle idee e dei pensieri e concluda (sperem) il periodo di attacco alla web-diligenza dei novelli indiani,  diamo spazio alle “voci fuori dal coro” con un post di un blog cittadino.

Asili nido insopportabili.

Sapete quanto sono UN MILIARDO DI EURO ?

Per la precisione mi riferisco a 1.052.609.000 euro. All’incirca 2.000 miliardi delle vecchie lire, all’incirca. Ma ci torniamo sopra più tardi.

Mandare i bambini all’asilo non è certamente un lusso, ma una esigenza primaria anche per il Comune di Firenze.

E’ fatta. Il Comune di Firenze ha approvato finalmente una delibera in favore della crescita demografica, in sostegno delle famiglie e dell’istruzione in un momento di crisi come questo sicuramente un segnale di ottimismo e di serenità. Leggevo ieri il titolo sul mio BlackBerry, mentre mi aggiornavo delle notizie, proprio quando in questi giorni sto cercando di capire come organizzare il mio prossimo autunno con la piccola che cresce e presto inizierà a camminare. Anche mia moglie ha diritto a tornare a lavorare, forse ne ha anche un pò di dovere visti i tempi non bastano mai le entrate per coprire tutti i costi.

Il titolo diceva: “Rette sostenibili per gli asili nido“.

Fantastico, mi dicevo io dentro di me, in questa città davvero pensiamo a tutte le soluzioni per un mondo diverso, più friendly.

Normalmente stavo per fare la cosa che si fa tutti noi cittadini, tutti i giorni, mi fermavo a recepire il titolo e rassicurarmi dell’evento, senza scavare e capire i dettagli. Grande cose le agenzie stampa degli enti pubblici !

Ma alla fine questa cosa mi riguardava troppo direttamente e troppo nel momento giusto, per cui ho deciso di approfondire per vedere come sfruttare la novità.

Proseguendo nella lettura…

Presentato in Palazzo Vecchio accordo tra Comune, Banca CR Firenze e Ente Cassa di Risparmio per finanziamenti a sostegno delle famiglie con bimbi all’asilo.

Un accordo che punta ad aiutare le famiglie e le giovani coppie a sostenere con maggior tranquillità le spese del mantenimento dei propri figli, fin dall’asilo nido.

Ehh mah ! Mi sono detto, quando c’è di mezzo le banche ei finanziamenti, mi sento odor di bruciato per l’ennesima volta.
Come si può definire una retta sostenibile se pagata con finanziamento? E’ una retta più bassa, più adeguata alla crisi, o è la solita retta solo diluita nel tempo e magari con interessi da pagare? Come sempre le agenzie stampa degli enti pubblici sono abituate a mistificare e manipolare i significati delle cose, delle parole, utilizzando le stesse parole in base ai concetti di marketing più in voga. In un momento che dura da un decennio, per la Toscana tutta, dove la pubblica amministrazione e i nostri politici amano giovarsi e fregiarsi di appellativi quali partecipazione, sostenibilità, microcredito, etc.etc., non poteva mancare la “retta sostenibile” !
“Ma cavolo- mi sono pure detto-guarda un pò più in là, magari ti aiuta comunque e ci saranno tante famiglie che ne hanno bisogno”.
Infatti se la mia piccolina per i primi 1-2 anni deve andare all’asilo, posso pagare nei 2 anni successivi la reta diluita, così adesso è sostenibile.
Ma sarà sopportabile?
Cioè quando poi inizierà il ciclo di studi superiori, necessiterà di altre spese maggiori e se non posso pagare la retta adesso, come potrò pagare i costi successivi insieme al finanziamento? Non ne ho idea, ma credo di iniziare a capire perchè in questo paese non si fanno più figli e se ne farà sempre meno. Diventeremo esemplari da preservare, perchè non rimarranno più toscani per come li conosciamo oggi.
Viene stanziato un plafond di 1,5 milioni di euro da parte di Banca CR Firenze, da destinare a portafoglio del finanziamento concesso dalla Banca. “Il prestito ha condizioni particolarmente favorevoli ed è accessibile anche per le famiglie economicamente più fragili in virtù del Fondo di Garanzia istituito grazie ad un contributo di 100.000 euro dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.”

Ma non si riesce a far scucire all’Ente Cassa un plafond a fondo perduto di 1,5 mlioni invece di soli 100.000 euro? Dopo tutto ciò che Firenze ha dato cedendo la CRF al gruppo SanPaolo, mi aspettavo segnali veri, non l’elemosina.
Ma tant’è che a Firenze ormai son rimasti solo i bischeri, dei Medici non v’è più traccia da secoli.
Invece per la nostra “Assessore all’Educazione del Comune di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi – la Banca CR Firenze ha dimostrato grande sensibilità in un momento in cui tante famiglie vivono situazioni economiche difficili”

Ed ecco che vi chiedo sapete cosa è quel miliardo di euro?
L’entrata generale del bilancio del nostro benamato Comune di Firenze, il quale non può trovare neanche lo 0,15% per un iniziativa simile e sostenere gli asili nido.

Grazie politici fiorentini. Viva il nuovo, viva la sostenibilità.

E non ci scordiamo che a Firenze il personale degli educatori è in “agitazione” , categorie di lavoratori che lavorano per il Comune di Firenze sia da esterni sia da dipendenti.
Nel link un precedente post in cui alla telecamera di Firenze5stelle  un rappresentante R.S.U. dichiarava: “…20 anni di pedagogia di qualità spazzata via da una manovra …. i bambini non sono sacchi di patate….c’erano progetti educativi di qualità….professionalità …programmi di corsi di formazione che prevedevano rapporto insegnanti / mq / n. bambini ….

Puoi seguirci anche attraverso ….

Il Meetup

http://www.meetup.com/GrilliFirenze

canali web

il blog : www.firenze5stelle.wordpress.com

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MoVimento5stelle

Nel giro di pochi giorni hanno protestato, proclamando degli scioperi di piazza, due categorie di lavoratori che lavorano per il Comune di Firenze sia da esterni sia da dipendenti

Iniziamo con gli operatori degli Asili Nido del Comune di Firenze che hanno scioperato Lunedì 25 scorso non mancando di informare le famiglie / utenti con due assemblee pubbliche

Il comunicato lo potete trovare qui

Alla telecamera di Firenze5stelle  un rappresentante R.S.U. dichiara “…20 anni di pedagogia di qualità spazzata via da una manovra …. i bambini non sono sacchi di patate….c’erano progetti educativi di qualità….professionalità …programmi di corsi di formazione che prevedevano rapporto insegnanti / mq / n. bambini ….

Inoltre si è tenuta nella mattina del 27  Gennaio lo sciopero dei lavoratori – educatori delle Cooperative che lavorano per gli appalti del Comune, una manifestazione dei lavoratori e delle lavoratrici da Largo Alinari sede della Lega delle Cooperative a Palazzo Vecchio.

Oggetto della manifestazione è stata la richiesta del    rispetto del salario, dei diritti e della dignità degli educatori delle Cooperative.
“Gli educatori – si legge in un comunicato della Federazione RdB Firenze – che sono lavoratori con contratto a tempo indeterminato, di fatto subiscono gravi tagli salariali quando l’alunno disabile è assente, oppure quando la didattica è sospesa. Non percepiscono altresì retribuzione nei mesi estivi quando il Comune sospende il servizio, ciò nonostante non possono accedere agli ammortizzatori sociali, come se d’estate i mutui, le bollette o la spesa al supermercato non si pagassero.

Molti vivono con retribuzioni che a mala pena raggiungono ì 600-700 euro. Il Comune di Firenze in questo ha una grande responsabilità in quanto committente degli appalti, e dovrebbe spiegare come mai a fronte di 20-25 euro pagati per ora di servizio, agli educatori vanno solo le briciole 6-7 euro l’ora. L’altra grande responsabilità è di Cgil, Cisl, Uil che firmano per questi lavoratori i peggiori contratti al ribasso totale”.

“E’ giunta l’ora che servizi così importanti alla persona vengano reinternalizzati dalle amministrazioni pubbliche, e che nella via transitoria ai lavoratori venga applicato almeno il contratto di lavoro di riferimento dell’ente appaltante, garantendo in questo modo maggior diritti ai lavoratori ed un salario decente” termina la nota.

All’arrivo in Palazzo Vecchio il corteo ha incontrato per caso il sindaco Renzi, con il quale si aperto per alcuni minuti in piazza un sereno e vivace confronto.

“Il sindaco – fanno sapere i manifestanti – ha dichiarato di non essere a conoscenza del problema, ma che si sarebbe informato, invitando i lavoratori a formalizzargli le richieste via e- mail”.

fonte

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