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Il MoVimento5stelle – Firenze si affianca alla protesta dei lavoratori ATAF di Firenze in merito alla volontà del sindaco Renzi di privatizzarne l’azienda.

La Giunta Renzi continua con l’esproprio alla cittadinanza dei servizi pubblici e dei beni comuni; dopo gli asili nido tocca al trasporto pubblico per fare cassa e coprire la situazione debitoria.

Crediamo che questo intento, sia l’ennesima manifestazione della politica italiana di privatizzare ed espropriare i beni e i servizi pubblici che vanno in ogni caso garantiti ai cittadini.

E’ da più di un decennio infatti che in Italia si è proceduto a una progressiva privatizzazione dei beni pubblici; dopo  la rete ferroviaria, la gestione del gas e dell’acqua, salta agli occhi che  i servizi non sono migliorati, lo Stato spende di più e i cittadini anche, senza avere neanche garantito un miglioramento dell’efficienza di questi.

La preoccupazione dei lavoratori quindi è palpabile, poichè il passaggio dall’inquadramento come dipendenti pubblici a quello di privati  è avvertito come una grave minaccia. La privatizzazione dei servizi infatti  impone contratti precari, turni e ritmi che intaccano l’efficacia dell’operato, senza contare che il bilancio  dell’azienda è in pari, per cui risulta ancora più incomprensibile  il provvedimento.

Che bisogno c’è che il sindaco di sinistra Renzi prosegua la linea governativa centrale invece che salvaguardare i diritti dei lavoratori, sezna valorizzare i beni pubblici del comune?

Il MoVimento sarà accanto ai dipendenti dell’ATAF, come al solito come cittadini ed  invitiamo cittadini e utenti a partecipare al corteo.

Partenza ore 16 dal Viale dei Mille (davanti sede Ataf) destinazione Palazzo Vecchio.

I Portavoce stampa

Evento Meetup: link

Blog dell’iniziativa: http://nonsvenderelataf.wordpress.com/

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Riceviamo dai lavoratori dell’ATAF (azienda di trasporti di Firenze) le motivazione della lotta e dello sciopero contro lo spezzettamento e la vendita ai privati dell’azienda di trasporti.

La Giunta Renzi continua con l’esproprio alla cittadinanza dei servizi pubblici e dei beni comuni; dopo gli asili nido tocca al traporto pubblico per fare cassa e coprire la situazione debitoria.

Con i lavoratori, per la città, per i cittadini (non solo fiorentini) appuntamento il 4 Aprile alle ore 16,00…da cittadini

 

Cittadini e Cittadine l’attuale momento della storia dell’azienda ATAF si sta rivelando cruciale.
Ci troviamo davanti un primo cittadino che si autocelebra sguazzando nel suo narcisismo e che accampa addirittura il dovere civico di svendere l’azienda di trasporto pubblico fiorentina al privato di turno
Non c’è bisogno del privato nel pubblico, bensì di una gestione manageriale delle società, per eliminare sprechi, armonizzare le risorse e tenere alla lontana i figli o i nipoti di qualche politico.
ATAF di questi personaggi ne ha visti a decine. Solo per gli ultimi due direttori sono stati tolti dalle casse dell’azienda di trasporto oltre un milione di euro. Per non dire delle società partecipate direttamente da ATAF alcune delle quali sono completamente fallite e per le quali sono stati sborsati euro a manciate.
Nondimeno, nonostante sanguisughe varie, con il sacrificio dei lavoratori fatti in questi anni, il bilancio di ATAF è giunto al pareggio dopo 58 anni e senza l’aiuto di nessun privato.

Non possiamo, noi lavoratori e noi cittadini, rimanere a guardare inerti, la sconcezza di queste manovre. In caso di privatizzazione non saranno le categorie appena citate a guadagnarci, bensì i soliti grassi poteri.
In mano ai privati, i lavoratori, perderemo gli ultimi diritti acquisiti superstiti, gli stessi che Matteo e Filippo spacciano come privilegi per accaparrasi simpatie populiste screditandoci
I cittadini, nella fattispecie le classi più deboli, perderanno il diritto alla mobilità, in una città che è già abbondantemente soffocata dallo smog dato che gli autobus sono considerati niente di più che un inutile intralcio alla circolazione privata.
E intanto lui, il Berlusconi di Pontassieve, col suo faccione pingue, da un lato si pulisce la bocca invitando all’uso del mezzo pubblico in sostituzione alla macchina e del motorino, dall’altro opera per attuare l’esatto contrario, offrendo al primo speculatore che passa una risorsa preziosa e vitale della città di Firenze.
Altre realtà internazionali, persino più civili della nostra, dimostrano che i servizi di trasporto, sanità, acqua, scuola, messe in mano ai privati perdono definitivamente il loro valore sociale, aumentando solo la ricchezza individuale dei soliti, inaridendo definitivamente il paese (come se non lo fosse già abbastanza questa disgraziata Italia).
Ci rimane solo la lotta, l’opposizione caparbia contro chi vuole privarci di una vita dignitosa, come lavoratori, come cittadini, come esseri umani.
Per questo il 4 aprile la rsu ataf ha proclamato uno sciopero di 24 ore e organizzato un corteo cittadino.

Invitiamo cittadini e utenti a partecipare al corteo

Partenza ore 16 dal viale dei mille (davanti sede Ataf) destinazione Palazzo Vecchio.

Blog dell’iniziativa: http://nonsvenderelataf.wordpress.com/

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P.S.: Il 12 e 13 Giugno ricorda:

Acciderbolina !! Ma l’hanno messa nuova la pensilina della fermata!?

Davvero ragazzi miei, l’han messe nuove, finalmente direbbe qualcuno. E qui mi direte: <Eccolo come sempre il guastafeste, ce n’ha sempre per qualcuno! Il solito criticone.> E no cari miei.

Son proprio felice che ce le mettano in quel posto ! Scusate l’allusione, ma mi par di capire che v’è sentore di bruciato da queste parti. Dal 18 febbraio hanno iniziato a sostituire le pensiline dell’Ataf, tanto l’Ataf ha migliorato i conti di bilancio quest’anno e quindi si può allargare un pochino il buco, di bilancio appunto.

Bene bene finalmente arrivano si direbbe, ma ora che le ho viste, sinceramente vi dico: ma c’era bisogno di spendere per cambiarle? E quelle intelligenti? in dove sono finite? E il progetto con il Mit di Boston?

Come sempre grandi fanfare in campagna elettorale, era il marzo ed il maggio 2009, mesi caldissimi, a giugno 2009 si votava per il Sindaco di Firenze, mesi in cui dalla Provincia di Firenze si sfruttava la pianificazione e la gestione corrente per dare spazi elettorali all’uscente presidente. E dopo un anno?


Niente, pensiline un pò stupide verrebbe da dire, anche più di quelle vecchie, perchè nella calura estiva di Firenze, un anziano sotto le nuove pensiline, non si potrà proteggere dal soll’leone. E che fare allora? Come non protestare, ragazzi miei?

Comunque c’è pensilina e pensilina, tant’è che dopo un gran parlare, dopo un gran sopportare un par di ventenni, sembra che siamo vicini all’abbattimenti della pensilina della Stazione. Ehh quella pensilina era troppo pensata male, troppo brutta, troppo poco sfruttata o meglio poco sfruttabile.

Basta, giù, dai buttiamola giù.

Comunque tornando seri, direi che non si può pensare davvero di migliorare, uscire dalla crisi, e proiettarsi nel futuro se da noi continuiamo a tenerci certi modi di pensare, certi stessi personaggi. Come si può pensare che un sistema di trasporto che non ha funzionato bene per i 5 anni precedenti, possa funzionare nei 5 anni futuri? Ma semplicemente nominando un presidente dell’Ataf spa, che sia stato dirigente del trasporto pubblico nei 5 anni precedenti alla provincia. Elementare Watson!

Bonnaccorsi è stato dirigente con Renzi in Provincia ed adesso nominato Presidente in Ataf spa. Se non comprendiamo che si deve cambiare modo di gestire, vuol dire che Renzi non porta niente di nuovo, solo aria fritta. Così Ataf aggiungerà all’elenco ormai triste e famoso, il dirigente promosso dall’obamino, insieme agli altri ex-sindaci vari, ex-amministratori, ex-politici che hanno sostenuto il disservizio ed allargato il buco di bilancio. Basta guardare la furbizia con cui presentano i bilanci e ci vendono riduzioni di indebitamento. Bravi bischeri, o voi fiorentini, che senza nulla argomentare , continuate a pagare.

Da una intervista al Bonnacorsi: Lei è una figura tecnica prestata, in questo ruolo alla politica. Come si  sente? Sì, io sono un tecnico e sono pronto a assumermi le responsabilità di questo ruolo anche politico. Ritengo però che più la politica sta lontana da ATAF e meglio è. La politica deve dare l’indirizzo al trasporto pubblico locale, poi è necessaria una figura tecnica che guardi all’utente ed al servizio.

Lo penso anche io, ma purtroppo un dirigente provinciale è la cosa più equidistante dal tecnico non politico o politicizzato.

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