Riceviamo questa lettera aperta dei Comitati dei Cittadini di Firenze in risposta  all’articolo del 16 marzo scorso su “corriere.it” nel quale Adriano Celentano “glorificava” Matteo Renzi Sindaco di Firenze.

Non vi possiamo linkare l’articolo perchè nel sito è rimasto solo il titolo del post, il link rimanda ed una “pagina non disponibile” .. Celentano nel frattempo avrà cambiato idea ?

Inoltre ricordiamo che ultimamente il buon Adriano e anti nucleare, Renzi invece non ha ancora una posizione, o forse si’ , o forse no ?

Comunque condividiamo il senso della lettera aperta a Adriano Celentano e siamo contenti che qualcuno ci abbia preceduto, almeno saremo in buona compagnia al momento che torneranno ad accusarci di avercela con il Sindaco.


Caro Adriano,

abbiamo apprezzato e condiviso il tuo articolo contro il nucleare, pubblicato sul Corriere della Sera mercoledì 16, ma sei forse caduto in un equivoco mediatico a proposito del Sindaco della nostra città. Hai scritto: «L’unica buona notizia  è ciò che di veramente buono sta facendo il sindaco Matteo Renzi nella sua Firenze. Finalmente uno che ha intuito cosa c’è nel cuore della gente. E che ha il coraggio di dire no alla cementificazione facile con la quale, secondo i malvagi, si costruirebbe per il bene dei cittadini. Bravo Matteo!»

In effetti il Sindaco Renzi ha presentato il nuovo Piano Strutturale della città, lo strumento urbanistico essenziale per i prossimi 15 anni la cui approvazione è prevista in aprile, come Piano a volumi zero e senza occupazione di nuovo suolo. Ma le cose sono più complicate.

Nel Comune di Firenze non si prevedono nuove importanti edificazioni in più semplicemente perché nel ristretto perimetro del suo territorio non c’è più posto. In effetti si può parlare di azzeramento dei volumi perché viene escluso dal conto quanto è già stato approvato, in primo luogo 1.200.000 mc di volumetrie concesse a Ligresti nel 2005 sull’ultima area libera del Comune, a Castello. Nonostante le dichiarazioni di Renzi il costruttore, noto anche per le sue vicende giudiziarie, difficilmente rinuncerà ai suoi diritti edificatori.

C’è poi l’edilizia sociale (il cosiddetto social housing) che potrà collocarsi ovunque perché è considerata come  se si trattasse di attrezzature sportive o di servizi collettivi, e perciò non computata. Infine, la delocalizzazione di una grande quantità di edifici incongrui (magazzini, fabbriche, laboratori artigianali ecc.), i quali, anziché essere in gran parte demoliti senza ricostruzione, potranno essere trasferiti in aree periferiche con consistenti premi volumetrici.

Insomma questo stop alla cementificazione è molto statistico e poco sostanziale. Temiamo che si continuerà come prima ad intasare la città, ad aggredire la collina, ad occupare gli ultimi spazi liberi della piana tra Firenze e Prato, ormai ridotta ad una discarica edilizia affollata di case, capannoni, inceneritori, un aeroporto e persino la futura Cittadella Viola, con tanto di nuovo stadio.

Guardiamo con grande attenzione a Matteo Renzi, condividiamo anche molte delle cose che dice sui suoi predecessori alla guida della città, gli siamo grati per aver liberato Piazza del Duomo dal traffico, ma il suo bell’atteggiamento spavaldo e le sue efficaci formule comunicative spesso non corrispondono a fatti concreti. Non solo Renzi non sembra in grado di interrompere la logica delle Grandi opere (TAV in testa) e la prepotenza degli immobiliaristi che sono all’origine della cementificazione e del consumo di suolo nel nostro Paese, ma indulge anche a quella politica dell’immagine e degli annunci ad effetto che, come sappiamo, ci allontana dalla vera soluzione dei nostri guai più profondi.

Un caro saluto e… vienici a trovare, ti faremmo volentieri da guida nella crisi della nostra città.

CITTADINI AREA FIORENTINA

Comitati dei Cittadini – Firenze

Un esempio della cementificazione fiorentina:

Via di Soffiano verso la collina

ANTE RENZI (2005)

POST RENZI (2011)



La vista da Bellosguardo verso via di Soffiano

PRIMA

DOPO

Caro Adriano, come MoVimento ci uniamo e condividiamo la lettera aperta dei comitati e ti consigliamo di seguire questo link , avrai una brutta sorpresa

Auguri Firenze !!!

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P.S.: Il 12 e 13 Giugno ricorda:

Ambiente Ambiente Acqua Acqua Sviluppo Sviluppo Connettività Connettività Trasporti Trasporti

 

Il colloquio tra Adriano Celentano e Beppe Grillo ripreso dal Corriere.it

Quando sento che il mio cellulare squilla, mi viene spontaneo rispondere senza guardare chi è che chiama. Claudia infatti mi rimprovera sempre: «Ma perché non guardi prima di rispondere?». Ha ragione, ma il mio è quasi un riflesso condizionato. Al primo squillo, a volte anche prima del primo squillo, è come se una scossa elettrica mi scaraventasse sul piccolo mostro per gridare con forza: «Pronto, chi è che parla?!?». «Ciao Adriano. Sono Beppe!». «Ah, ciao Beppe!». Era Grillo. Sì ogni tanto ci sentiamo per scambiare due chiacchiere sul mondo. Del resto l’Europa l’avevamo già trattata quando mi invitò nella sua casa al mare.
Adrian: «Come stanno le cinque stelle, brillano?».
Grillo: «Non solo brillano ma fanno scintille colorate, io sono proprio contento».
Il suono della voce che arriva dall’altro capo del telefono infatti non tradisce.
È quello di chi è fiero e orgoglioso del lavoro che ha fatto.
Grillo: «Il mio – dice – è un movimento che ormai cammina con le proprie gambe e si rigenera proprio nella forza dei giovani. Sono più di trecento quelli che entreranno come consiglieri comunali nei maggiori comuni d’Italia, e ognuno è ultracompetente nel suo ramo. A Bologna ne abbiamo due e sono bastati per bloccare la costruzione di una centrale nucleare. Questo è solo un esempio per farti capire quanto sia importante la nostra lenta ma inesorabile penetrabilità nei comuni».
Adrian: «Come posso non capirlo! Sono loro, i comuni, i maggiori responsabili dello sfacelo. I grandi devastatori di ciò che era la nostra bella Italia. Basta dare un’occhiata alle orripilanti ferite MORTALI che i genitori di Frankenstein (sindaco Moratti e Formigoni) hanno inferto alla città di Milano. La stanno DISSANGUANDO con la scusa di fare più case per la gente, ma in verità sono eleganti loculi tombali dove i milanesi, ormai indifferenti a tutto, moriranno di CANCRO. È di poche ore infatti l’approvazione dei nuovi CAMPI di STERMINIO, da parte del comune di Milano. Più di 7 milioni di metri quadrati apriranno le porte al CEMENTO.
Grillo: «Sapevo che parlando dei comuni avrei toccato un tasto a te molto caro».
Adrian: «Solo che… bisognerebbe trovare il modo di velocizzarla un po’».
Grillo: «Che cosa?».
Adrian: «La tua penetrabilità nei comuni…».
Il tempo di un sospiro e nel suo entusiasmo avverto come una leggera smagliatura.
Grillo: «Già… ma noi non prendiamo soldi da nessuno e i giornali e le televisioni se ne guardano bene dall’informare la gente sui nostri successi. Nelle cinque regioni in cui ci siamo presentati, Campania, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia ci hanno votati in 500 mila. Per legge avevamo diritto a un rimborso spese di un milione e 400 mila euro che lo Stato voleva darci, ma che noi abbiamo rifiutato in segno di protesta contro una legge che finanzia le campagne elettorali togliendo i soldi ai cittadini».
Adrian: «E allora come fate? Anche voi avrete bisogno di soldi, per pagare il personale, gli spostamenti, i permessi…».
Grillo: «Vedo che sei bravo a fare le domande…».
Adrian: «Nel senso che stavolta non c’è una risposta?».

Grillo: «C’è, eccome! È stabilito che un consigliere regionale abbia diritto a uno stipendio di 8 mila e passa euro al mese e tu non puoi rifiutarli, se te li danno li devi prendere. Ma siccome il movimento delle CINQUE STELLE ha il senso della misura, ha calcolato che 2.500 euro al mese sono più che sufficienti per un consigliere regionale».
Adrian: «E degli altri 6.000 cosa ne fate?».
Grillo: «Vengono reinvestiti in un conto deposito dove di volta in volta potranno servire per sovvenzionare il nostro parlare alla gente che purtroppo, come tu sai, ha un costo dal quale non ci si può sottrarre. Del resto anche i politici, credendo di dare il buono esempio, si sono ridotti lo stipendio. Ma con una leggera differenza: prendendo per il culo gli italiani han pensato di abbassarsi del 10% i loro 19mila e passa Euro mensili. Come vedi, nel loro 10% regna quel 90% di ipocrisia invece completamente AZZERATA dalla nostra autoriduzione che è quasi del 75%».
Adrian: «Non c’è dubbio che quello che stai facendo è bello e altamente nobile. Ma il Potere, purtroppo, oltre a essere quella brutta bestia che è, è anche molto ricco… coi soldi lui può comprare qualunque cosa in grado di schiacciarti».
Grillo: «Certo il Potere potrà schiacciarmi e magari lo farà anche, ma nessuno potrà fermare la macchina delle CINQUE STELLE. Essa è ormai un virus innescato in questa società sfaldata. Un virus che come le STAMINALI è capace di rigenerare e quindi riconvertire in bene tutto ciò che è moralmente malato e che soprattutto concerne l’animo, la coscienza, la sfera spirituale e non ciò che è fisico e reale. Un virus, quindi, destinato ad espandersi contro tutte le ricchezze corrotte del mondo».
Adrian: «Però sempre un progetto, a quanto pare, dai risultati lenti…».
Grillo: «Lenti ma inesorabili… perché tu, tanto per restare nel tuo linguaggio, ne conosci forse uno più rock?».
Adrian: «Sì, ma non lo dico. Non lo capiresti tu, figuriamoci i politici».
Grillo: «Senz’altro i politici non lo capirebbero e magari neanche io, ma la gente forse lo capirebbe…».
Adrian: «Sì, certo lo capirebbe… la gente ha bisogno di uno SCATTO. Uno scatto che gli indichi la DIREZIONE. Quella direzione ormai remota e persa tra le pieghe di un sogno purtroppo svanito. Uno scatto che comporterebbe senz’altro dei sacrifici ma a mio parere salutari perché, pur nel sacrificio, saremmo legati l’uno all’altro nella conquista di un nuovo modo di vivere. E il motivo per cui oggi l’uomo soffre sta proprio nel fatto di sentirsi slegato dagli altri in mezzo a tanta gente. È come se tutti ci addentrassimo in un sentiero che dobbiamo per forza percorrere, senza però alcun interesse per la meta a cui esso ci porta. Per cui sei tu quello veramente rock, hai saputo accendere una scintilla lenta ma inesorabile che divamperà quando meno te lo aspetti in un incendio purificatore, inestinguibile».
Grillo: «Però non mi hai ancora detto in cosa consiste lo scatto di cui parlavi».
Adrian: «Forse perché non ho ancora ben chiaro a quale scombussolamento esso ci porterebbe e da che parte eventualmente si dovrebbe cominciare…».
Grillo: «Non so cosa hai in mente, forse un giorno me lo dirai, ma il sentiero da percorrere purtroppo è tutt’altro che facile. È pieno di buche e di salta fossi, di ipocrisie, di politici che si vendono per pagare un mutuo o per avere una fiction in più e di altri che non si vendono, che vorrebbero davvero contribuire per il bene del Paese. Però sbagliano come ha fatto Veltroni, il quale non si accorge che nel momento in cui rilancia la patrimoniale automaticamente regala un milione di voti a Berlusconi. È così che vuol farlo cadere?».
Adrian: «Pensi che cadrà?».
Grillo: «Coi fatti dell’ultima ora certo non è messo tanto bene, ma se si andasse a votare, conoscendo gli italiani, c’è il rischio che possa essere rieletto. Tu pensi qualcosa di diverso?».
Adrian: «Il rischio effettivamente c’è. L’unica cosa che temo è che se ciò accadesse credo che lo stato di confusione in cui ora versa il Paese non si attenuerebbe, ANZI…».
Grillo: «Comunque il problema non è più Berlusconi, cade o non cade, lui ormai rappresenta il passato. Il problema vero invece è la caduta dell’economia. Il debito pubblico dell’Italia sfiora i 1.900 miliardi di Euro e continua ad aumentare. Una legge elettorale che non permette ai cittadini di eleggere direttamente il proprio rappresentante.
Più che un nuovo leader abbiamo bisogno di un curatore fallimentare che prendesse dei provvedimenti drastici: un tetto alle pensioni, abolire le Province, accorpare i comuni e abolire il doppio e triplo incarico dei nostri parlamentari… Matteoli, tanto per citarne uno, è contemporaneamente ministro e sindaco e come lui ce ne sono altri e questo non fa bene al Paese».
Adrian: «È incredibile come l’Italia sia ridotta a un vero e proprio groviglio di conflitti di interesse. Francamente penso che questa malattia, brutta malattia, abbia seriamente intaccato la natura degli italiani. Credo che, oltre al curatore fallimentare, noi italiani, ma non soltanto noi, abbiamo bisogno di un curatore ANIMALE, nel senso dell’ANIMA. Un curatore che ci insegni a ritrovare la via dell’onestà fin dalle piccole briciole. Come diceva Gesù: “Se già nel piccolo si è onesti, a maggior ragione lo si è nel grande”».
Grillo: «Sarà… ma io credo che i corruttori iniziano a essere disonesti proprio quando le briciole cominciano a diventar pagnotte. Io non so se Gesù l’ha detta veramente questa cosa, ma se proprio l’avesse detta mi permetto di pensare che forse quel giorno doveva essere leggermente distratto da quei tipi poco raccomandabili di bell’aspetto fuori, ma putridi dentro».
Adrian: «Poniamo il caso che tu sia il mio datore di lavoro. Oggi, giorno di sabato, nel riscuotere la paga mi accorgo che per errore mi hai dato 5 euro in più del dovuto. Se faccio finta di niente e tiro dritto, dentro di me mi vergogno anche se si tratta di una miseria. La mia coscienza subito mi direbbe che se già comincio a rubare le cose che neanche mi servono, figuriamoci cosa farò quando il bottino sarà molto più grande e desiderabile. Gesù, quindi, ci sta semplicemente dicendo che per praticare l’arte dell’onesto cittadino come anche quella del ladro è necessario un certo allenamento. Per cui se fin da piccoli ci alleniamo a rubare, non dobbiamo meravigliarci se poi da grandi, si forma in noi la malsana idea che CHI NON RUBA è un CRETINO».

Adriano Celentano